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Era il 22 luglio del 1945, una domenica, allorché quattro suore Dorotee da Cemmo, mandate dalla Superiora Generale, suor Luigina Tignoncini, fecero il loro ingresso nella parrocchia di Bassano Bresciano. Il parroco, don Luigi Quinzanini, esprimeva i sentimenti della popolazione in un articolo apparso sul giornale di Brescia, sotto il titolo "Le revv. Suore Dorotee di Cemmo, festosamente accolte a Bassano".  Da allora le Suore sono presenti e svolgono la loro attività in Parrocchia.
 

La scuola materna

E' l'attività principale delle suore a Bassano. La Scuola materna è comunale, ma la direzione, per disposizione dei padri fondatori, è affidata alle suore. Per lungo tempo è stata gestita interamente da personale religioso, negli ultimi anni, anche a seguito della diminuzione delle vocazioni di speciale consacrazione, la direzione è affidata alle suore e le classi a personale laico.

La catechesi dei bambini

Le suore curano in modo particolare la preparazione dei bambini alla Prima Comunione, tengono gli incontri settimanali di catechismo, animano la celebrazione della Messa di prima Comunione non trascurando gli aspetti pratici, come le vestine dei ragazzi, i fiori, ecc. In parrocchia la media dei gruppo delle Prime Comunioni si aggira intorno alla 15 unità.

L'azione educativa

Gli ambienti della casa delle Suore, il salone e il parchetto verde, diventano  un "oratorio per i più piccoli". Un tempo, quando le famiglie ci tenevano, nel salone le ragazze imparavano a cucire e ricamare; numerosissimi camici liturgici, che ancor oggi si usano, vengono fuori da quella scuola di cucito. La collaborazione alle iniziative della parrocchia, tipo grest estivo, ha trovato nelle suore un aiuto sempre qualificato. La casa delle suore diventa un centro di speciale attrazione per la Pesca della Terza di Ottobre. 

L'animazione liturgica

Grande importanza riveste la presenza delle suore nella liturgia, sia per la promozione dei ministeri laicali sia per l'assunzione di incarichi, che in una piccola comunità non sempre potrebbero essere svolti da persone qualificate, come l'animazione del canto e della preghiera paraliturgica.

Quando sono venute le suore a Bassano?

Era il 22 luglio del 1945, una domenica, allorché 4 suore Dorotee di Cemmo, mandate dalla superiora Generale, suor Luigia Tignoncini, fecero il loro ingresso nella parrocchia di Bassano Bresciano.

   Il parroco, don Luigi Quinzanini, così esprimeva i sentimenti della popolazione in un articolo apparso, per l’occasione, sul Giornale di Brescia: “… sono venute tra noi le buone Suore Dorotee di Cemmo, per donare le proprie energie spirituali in un nuovo campo di apostolato a vantaggio dei piccoli e della gioventù femminile. Le degne figlie di Madre Cocchetti inizieranno l’edificazione di quei templi vivi che sono le anime, opera senz’altro più urgente e più necessaria dell’edificazione o dell’abbellimento di una costruzione. Le anime, infatti, sono le pietre vive destinate ad erigere l’eterno tempio della gloria di Dio.”

Chi e' Santa Dorotea?

Di Santa Dorotea si dice che fosse nata a Cesarea, in Asia Minore, verso il 290 e che subì il martirio, a 15 anni, nel 305. È patrona dei giardinieri, dei fioristi, dei birrai e del minatori. Alla sua figura è legata la leggenda di Teofilo: “Sulla strada del martirio Dorotea invocava ripetutamente il nome di Gesù ed esprimeva il desiderio di incontrarsi con Lui in Paradiso. La udì un giovane avvocato di fede pagana, Teofilo, che scendeva per quella medesima strada. Disse sarcasticamente alla condannata che se gli avesse mandato fiori e frutti del Paradiso anche lui avrebbe creduto nel Dio dei cristiani. Improvvisamente apparve un angelo che portava un paniere colmo di fiori e di frutta. Teofilo si inginocchiò e si convertì a Gesù Cristo. Il governatore furibondo lo fece decapitare insieme a Dorotea.

Questo spiega l’usanza di distribuire alcuni frutti nel ricordo della santa: sono il segno della fede nel Paradiso e l’invito a ravvivare la fiducia nel Signore di quel Regno che non è di questo mondo.

La fondatrice delle Suore di Cemmo

La fondatrice delle suore di Santa Dorotea, Madre Annunciata Cocchetti, è figura a noi più vicina. Nacque a Rovato il 9 maggio del 1800 e morì a Cemmo il 23 marzo 1882. Rimasta, a 7 anni orfana di madre, venne allevata dalla nonna, mentre il padre era ufficiale nell’esercito napoleonico. A 17 anni apriva in casa un scuola privata per fanciulle povere. Conseguito il diploma di maestra elementare, insegnò nelle scuole pubbliche svolgendo, contemporaneamente, un attivo apostolato. Quasi d’impeto, nel 1831, a Milano, prese la decisione di trasferirsi a Cemmo, in Valcamonica, dove si dedicò alla scuola di educazione femminile e all’apostolato in parrocchia.

A 42 anni diede inizio a quella che in seguito sarà una nuova congregazione religiosa. Aumentando il numero delle compagne che condividevano il suo ideale, fu possibile sviluppare in Cemmo il collegio-convitto e dedicarsi sempre più ad oratori, asili e opere catechistiche, nella Valcamonica, a Capodiponte, a Malonno, a Malegno, opere avviate dalla Cocchetti alle quali molte altre seguirono, dopo la sua morte.

Madre Annunciata Cocchetti è stata dichiarata Beata da sua Santità Giovanni Paolo II il 21 aprile 1991.

Il carisma

E' l'educazione cristiana della gioventù e l'animazione del laicato femminile in stile di amicizia evangelica. In diocesi ci sono 30 comunità e il numero delle religiose è di 194.