IL SANTUARIO DI MONTE BERICO |
Le Scalette e i Portici
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L'inizio della
salita è segnato dall'Arco trionfale, fatto erigere in onore della
La chiesa gotica, a ponente del complesso, venne costruita in appena 3 mesi, dal 25 agosto 1428, con il concorso del popolo, fatto convinto della prodigiosa liberazione della peste che durava da quasi un quarto di secolo.L'attuale facciata non è quella originaria, perchè un radicale rinnovamento operato nel 1860 ne ha appesantito l'aspetto.
Le origini del Santuario - Sono legate alle due apparizioni della Beata Vergine su questo colle: la prima del sette marzo 1426, la seconda del primo agosto 1428. Di questi due eccezionali avvenimenti venne istruita formale inchiesta da parte del Comune di Vicenza per mezzo di notai pubblici, i quali nel novembre 1430, stilarono un vero ed autentico 'Processus', il cui manoscritto è conservato oggi nella Biblioteca Civica Bertoliana. Il servizio religioso del Santuario venne affidato dal Comune ai religiosi dell'Ordine di S. Brigida con una convenzione del 2 novembre del 1429. A fine maggio 1435 i frati di S. Brigida dovettero lasciare il Santuario per decisione di papa Eugenio IV, che con Bolla del 18 marzo 1435 imponeva loro di riprendere la Regola primitiva e di ritornare all'impostazione storica in cui era sorto il loro Ordine. La magnifica Comunitas Vicentiae che si era riservata per convenzione il jus patronatus su Monte Berico, il 31 maggio 1435 dava in possesso chiesa e convento ai Servi di Maria. Il giorno seguente, il vescovo di Vicenza, Francesco Malipiero, ne dava l'investitura nella persona di fra Antonio da Bitetto, il quale accettava a nome dei suoi confratelli.
Interno della Basilica - L'interno si innalza sopra una croce greca, iscritta dentro in quadrato, i cui lati si aprono a quattro vani minori coperti a calotta. Dai punti di intersecazione dei bracci si leva la cupola, sostenuta da quattro grandi piloni a colonne corinzie. Alla base della cupola corre tutto intorno una balaustra ove è disposto un elegante alternarsi di statue in piedi, gustose espressioni del Marinali. Cupola e volte sono decorate da dipinti di pittori locali e ornati da stucchi dorati. Interno della Chiesetta gotica - L'edificio è basilicale, forma alterata poi nel 1476 con l'aggiunta del Coro, e più tardi, con il progetto del Borella e l'apertura della navata laterale.
La tela del Carpioni - In
alto, sopra l'arco che divide la chiesa del Borella dalla chiesetta
gotica, campeggia il grande dipinto del Carpioni del
La statua della Madonna - In pietra tenera dei colli Berici, riproduce il tema iconografico della Madonna della misericordia, così insistente nel '400 veneziano. La statua è già in loco nel 1430, a soli due anni dalla seconda apparizione. L'immagine venne solennemente incoronata il 25 agosto 1900 da San Pio X, allora patriarca di Venezia.
L'altare e la nicchia della Madonna - Sono stati realzzati in occasione del V Centenario delle Apparizioni, 1926 e 1928. Il nuovo monumentale altare, di marmo di Carrara, venne solennemente benedetto ed inagurato il 2 agosto 1928; rimpiazzando così l'altare antico del 1590, donazione del conte Vincenzo Scroffa. La nicchia della Madonna, incorniciata dentro una snella edicola quattrocentesca, spicca come sfondo al di sopra dell'altare, in una policromia di marmi preziosi, ed innalzata così da permettere che la statua della Vergine domini e sia ben visibile da ogni punto del Santuario.
Il Coro - E' ricavato dall'abside della 'chiesetta gotica' con un adattamento del 1476 di Lorenzo da Bologna. Gli stalli quattrocenteschi che lo impreziosiscono provengono dalla chiesa sopressa di San Bartolomeo, e adattati qui nel 1833. Le bellissime tarsie, della fine del '400, rappresentano sorci e visioni di Vicenza antica. Lorenzo da Bologna, 'inzignere del domo' è l'architetto del Coro, e dal 1476 al 1489 molto operoso in Vicenza. Il Coro nel 1825 divenne base del nuovo Campanile neoclassico dell'architetto Antonio Piovene di Vicenza. Armadi intarsiati in sacrestia - Di eccezionale importanza artistica, per finezza d'intarsio e varietà di elementi decorativi, sono i tre armadi della sacrestia: il maggiore a due scomparti, con riquadri di tarsie lignee e la piccola stupenda Pietà di Bartolomeo Montagna. Gli altri due armadi, ai lati della porta del Coro. La parte inferiore di questi è impreziosita da quattro eccellenti tarsie, opera di Pier Antonio dell'Abate da Modena, eseguiti su disegni del Montagna del 1484. PELLEGRINAGGI A MONTE BERICO Fin dai primi giorni delle Apparizioni Monte Berico incominciò a diventare luogo di pellegrinaggi, mentre ancora si stava costruendo la chiesa. Nel corso dei secoli il movimento dei pellegrini e pellegrinaggi andò crescendo fino a formare storicamente del Santuario la mèta preferita della fede mariana della gente triveneta. Il Piazzale della Vittoria dal 1924 diventò poi teatro di grandi manifestazioni di pietà e di devozione alla Madonna, nei momenti più incisivi della nostra storia civile religiosa. Il numero delle Confessioni e Comunioni va segnando un magnifico diagramma di fede mariana popolare che forma il vanto più autentico di questo Santuario. E' consolante constatare oggi come i Pellegrinaggi alla Madonna, così diversi da quelli d'un tempo, costituiscano un momento tutto particolare nella vita cristiana del nostro tempo: il 'Pellegrinaggio' al Santuario viene scelto oggi non come un viaggio come gli altri, ma come un 'itinerario' verso un incontro ed un arricchimento interiore.
La prima domenica del mese
preghiera alla Madonna di Monte Berico O Vergine Santissima, Madre di Dio e Madre mia Maria, Ti ringrazio che ti sei degnata di apparire sul Monte Berico e ti ringrazio per tutte le grazie che qui concedi a quanti a Te ricorrono. Nessuna mai Ti ha pregata invano. Anch'io a te ricorro e Ti supplico per la Passione e Morte di Gesù e per i suoi dolori: accoglimi, o Madre pietosa, sotto il Tuo manto materno; concedimi la grazia particolare che Ti domando ... e proteggimi da ogni male e specialmente dal peccato che è il male più grande. Deh! fa', o Maria, Madre mia, che io goda sempre della Tua amorosa vicinanza in vita e ancora più in morte e che venga poi a vederTi in cielo e a ringraziarTi e benedirTi per sempre. Amen. Madonna di Monte Berico, prega per noi.
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