Bassano Bresciano nel 1610 |
Pietro Parre o de Parris,
di Bassano, Dottore in S. Teologia, fu eletto parroco di San Michele il
4 febbraio 1603, morì circa il 15 agosto 1623. E' interessante conoscere
una piccola relazione sul paese di Bassano, inserita nel
Catastico
del territorio bresciano compilato per ordine del Governo Veneto nel
1610. E' la seguente:
(Quadra di Pontevico) Bassano, terra in pianura di sopra
Pontevico, situata sopra la strada maestra va a Cremona, lontana dal
fiume Oglio cinque miglia, da Brescia sedici, confina con Virola Alghise,
Manerbe et Cigoli, s'estende per longhezza circa mezo miglio, essando
come borgo. Fuochi n. 200, Anime n. 700.
Il Comune non ha alcuna cosa d'entrada, ma le gravezze si pagano sopra
le teste. La campagna della terra si estende per langhezza e longhezza
doi miglia e mezo, et li piò sono fertili di parte, ma in luoghi sono
sterili; vagliono li migliori L. 500 de planete, et li altri
inferiormente secondo la bontà loro.
Vi sono tre ruode da Molino, di raggione del sig. Conte Antonio (Martinengo)
Cesaresco, havendo anco una Pesadora et una Masenadora. Vi passa per la
terra l'acqua della seriola detta
la Luzzaga, et sopra di essa vi sono costrutti essi ediffici: viene
dal fiume Mella et in poi và ad Alfianello, la quale adacqua la
campagna. Vi può essere nel territorio da circa 1500 piò di terra.
Chiesa di S. Michiel, officiata da un Rev. Sacerdote, che può haver di
entrata 400 ducati, ma paga grossa pensione a Roma, et cava essa entrada
da circa 60 Piò di terra.
Vi è una gentil donna delle Moreschi, Bresciana, la quale ha bonissima
entrada. Il sodetto Comune si governa facendo Massari, Sindici et altri. Per esser la sopradetta terra sotto Pontevico non vi è vicario, né altro Giusdicente, perché nelle occorrenze si fa ricorso a Pontevico. Il Ziletto mercante de Biave, il quale compra, et le conduse a Bressa ed nel Borgo delle Pille. Animali bovini para n. 25, Vacche para 50, Cavalli da soma n. 30, Carrette n. 2. Catastico della Città e Territorio Bresciano, ms. H. V 2 della Bibl. Quariniana, t. II, f. 541) |