L’esecuzione
dei vari pezzi ha rivelato le ottime qualità di questo strumento
che, relativamente piccolo, rende nondimeno l’illusione
completa di un organo di grandi dimensioni. Concludendo, i sottoscritti si
congratulano colla ditta Porro e C. che riuscì a costruire un
tipo d’organo veramente raccomandabile e conveniente sotto tutti i
rapporti non escluso quello finanziario…".
Senonchè,
dopo un solo un anno le cose cambiano fortemente. Con ogni
probabilità l’organo comincia a dare dei problemi, tanto che la
Fabbriceria incarica l’organista Giovanni Bonetti di dare una
valutazione e questi, con grande sorpresa, visto l’elogio dei
precedenti collaudatori, dichiara per iscritto:
Dietro
incarico ed a presenza (oggi stesso sull’organo) coi membri dell’Onorevole
Fabbriceria della Chiesa di Bassano
Bresciano, debbo io sottoscritto dichiarare coscienziosamente
che l’organo costruito in questa Chiesa Parrocchiale dalla ditta
Porro Diego e Giovanni Maccarinelli,
trovasi presentemente, impossibile poterlo suonare,
causa di molti strasuoni quasi in tutta la registrazione, e, che
questi strasuoni tolgono
assolutamente la soddisfazione per chi lo suona, e molto più per
chi lo ascolta.
Oltre
alla notizia del novembre 1903 che i due dipinti sulle tende dell’organo
sono opera di Girelli Volpi Corilla non ci sono altri documenti che
ci dicano come sono andate poi le cose.
L'organo
Pedrini
Al
Defunto don Paolo Perini, succede, il 21 aprile 1913, don Annibale
Materossi di Bagnolo, classe 1875. A lui si deve la riforma dell’organo,
ed è proprio riguardo all’organo che la Ditta Pedrini Ferruccio
elabora il 28 ottobre 1915 un "Progetto per la riforma e la
trasposizione dell’organo della Chiesa Parrocchiale di Bassano
Bresciano."
In
24 maggio 1915 l’Italia entra in una guerra che si concluderà
solo nel 1918. E’ forse questo uno dei motivi per cui il progetto
del Pedrini rimane congelato, fino all’anno 1926. E’ infatti nel
marzo di quest’anno che il maestro Arnaldo Bambini, organista
della prepositurale di Verolanuova, consultato dal Materossi, sulla
base del progetto Pedrini fa pervenire un suo "progetto di
massima per l’ampliamento dell’organo" da discutere col
Pedrini stesso.
Don
Materossi, in 3 aprile, invia il progetto al Pedrini con lettera
accompagnatoria: "Finalmente ci siamo maturati anche per la
faccenda dell’organo. Prego esaminare il progetto, qui
allegato, del maestro Bambini, e rispondermi con cortese
sollecitudine in merito al prezzo relativo e al tempo
necessario per compiere l’opera. Scelga poi lei un giorno
che le fa commodo per un convegno qui a Bassano coi fabbriceri,
col maestro Bambini e col sottoscritto."
Non
ci sono documenti del convegno proposto dal Materossi, si può solo
ipotizzare che in quella occasione vennero portate modifiche al
"progetto di massima" desumibili dalle correzione dell’allegato
che, trovandosi ora (con la relativa accompagnatoria) nell’archivio
di Bassano deve essere stato portato dal Pedrini e lasciato al
parroco. A opera conclusa, il collaudo è stato fatto dal maestro
Bambini Arnaldo che lascia dichiarazione scritta altamente
laudativa:
"L’organo
composto di 17 registri, distribuiti su due tastiere di 58 note e
pedaliera di 27 note, venne costruito dalla Ditta Pedrini
esattamente secondo il progetto prestabilito adoperando sia
per il materiale che per i somieri, la meccanica, i mantici e le
canne di legno legname di prima qualità, così pure buona la lega
del metallo per i singoli registri.
Faccio
menzione speciale all’accuratissima e lodevole lavorazione di
tutte le parti dell’istrumento sia per la solidità che la
disposizione. Prontissimo il funzionamento pneumatico
tubolare del tasto alla canna, nitida l’emissione del suono,
pianistico il tocco. Abbondante la produzione del vento a
mezzo del ventilatore elettrico, altrettanto possibile col
movimento a mano a mezzo apposte pompe; lodevole l’intonazione
della fonica di tutto l’istrumento, ben timbrato e morbido il
ripieno, buoni i flauti, le viole, di ottimo effetto il
cornetto a 3 voci, alla seconda tastiera, che richiama un
lontano ripienino a sera (?) quale registro da solo. Ottime le varie
amalgame che si ottengono dalla fonica suddetta perché
intonata ed equilibrata con arte.
Dell’opera
suddetta va meritata lode alla Ditta Pedrini la quale bene si
afferma con questo istrumento fatto veramente come si deve…
M.
Arnaldo Bambini – 29 settembre 1929"